una serie di gocce ticchettava cadendo nelle vaste pozzanghere  
le luci rosse davano un aspetto sinistro al locale  
(le mie scarpe erano ormai zuppe come anche i bordi del mio lungo soprabito e gran parte dei miei pantaloni 
eppure dovevo andare avanti: 
in mezzo a quel luogo sinistro covava un grande pericolo per la superficie 
una luce vibrava spegnendosi e riaccendendosi di continuo 
confondendo le ombre 
forse fu anche per questo che non mi accordi del pericolo che sopraggiungeva dalla mia destra 
venni sbattuto dentro un vagone abbandonato  
per un attimo riuscii a scorgere la sagoma del mio assalitore incorniciata nella porta del vagone come un incubo abominevole 
mi fu subito addosso: 
i lunghi capelli verdi che tentavano di soffocarmi e gli artigli che mi ghermivano la pelle 
sparai a bruciapelo aprendo un varco in quello che speravo fosse il suo torace 
la creatura venne sbalzata indietro nella stazione abbandonata 
mi rialzai a fatica, quando uscii la fermata della metropolitana era vuota 
una scia di sangue nerastro si perdeva nello sciabordio dell'acqua)
probabilmente è bitter la voce narrante ma non ne sono sicura...

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